Congratulazioni da parte di Cia Imola all’europarlamentare della Svp Herbert Dorfmann, che è stato eletto coordinatore del Partito Popolare europeo nella Commissione agricoltura del Parlamento europeo.
E!State Liberi! è un progetto promosso da Libera e finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, nonché alla formazione dei partecipanti sui temi dell’antimafia sociale e alla conoscenza dei territori coinvolti, attraverso una settimana di vita di campo, immersi in esperienze di impegno sociale ed approfondimento.
Molte aziende frutticole e vitivinicole raccoglieranno appena il 20-30% del prodotto e vedranno pagata la loro frutta a prezzi inferiori ai costi di produzione. Una situazione gravissima, già sottolineata da Cia – Agricoltori Italiani Imola nelle scorse settimane. Adesso l’associazione chiede agli istituti bancari del territorio di posticipare le rate dei mutui, per consentire alle aziende agricole di risollevarsi e di poter superare questa annata terribile.
Imola, 3 luglio 2019 – Cia – Agricoltori Italiani Imola accoglie positivamente la proposta di Valentina Borghi, presidente di Coldiretti Bologna, che ha ipotizzato la creazione di un consorzio per valorizzare e tutelare l’albicocca prodotta nella valle del Santerno, dopo l’ennesima annata di prezzi al di sotto dei costi di produzione.
“Esiste un divario ingiustificato, addirittura non “etico” tra i prezzi che vengono corrisposti agli agricoltori per i prodotti frutticoli e quelli che il consumatore paga per acquistare la frutta estiva, che sono spesso cinque o sei volte superiori”. Afferma Giordano Zambrini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Imola. “Non si tratta naturalmente di un problema nuovo – continua il presidente – ma negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici e dell’aumento dei costi di produzione, è diventato un strutturale e rischia di cancellare la frutticoltura imolese di qualità”.
Pubblichiamo la lettera ricevuta dal nostro presidente Giordano Zambrini per aver contribuito a diffondere il programma per l’Europa di Herbert Dorfmann, rieletto lo scorso 26 maggio al Parlamento Europeo. La nostra associazione ha creduto in una persona capace, onesta e con competenze importanti per il settore agricolo. Buon lavoro!
“Non si tratta solo della perdita di un raccolto, seppur importante come quello d’acacia, ma di un di un’anomalia climatica che ha alterato il ciclo produttivo del miele, provocato la moria delle api e compromesso l’intera annata” – spiega Maurizio Nenzioni, apicoltore di Cia Imola che ha al suo attivo 350 alveari.
Un’agricoltura che contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente, del territorio e delle persone, in una parola: sostenibile. Un aggettivo che racchiude la sopravvivenza e il futuro del settore agricolo, al quale Cia – Agricoltori Italiani Imola dedica il convegno “La sostenibilità in agricoltura”, che si terrà il prossimo 4 aprile a Castel San Pietro Terme (Sala Cassero Via Matteotti, 2), dalle 16.30 alle 20.00.
La Cia di Imola ricorda a tutti gli interessati che il Codice della Strada e il Regolamento di Polizia Rurale adottato dai Comuni del Nuovo Circondario Imolese regolano la pulizia di terreni, siepi, scarpate e alberi in prossimità di strade e autostrade. Per la lavorazione dei terreni in prossimità di strade e scarpate è vietato arare od effettuare altre lavorazioni del terreno a distanza inferiore ai 2 metri da fossi o canali. Le lavorazioni agricole adiacenti alle sedi stradali statali, provinciali e comunali e vicinali di uso pubblico, devono mantenere una fascia di rispetto a terreno saldo (non coltivato) di almeno 3 metri dal ciglio superiore della scarpata a monte e dal ciglio inferiore della scarpata a valle della sede stradale. Le scarpate devono essere recuperate da vegetazione autoctona locale, facilitando la ricolonizzazione spontanea o ricorrendo alle tecniche dell’ingegneria naturalistica con preferibile inserimento di compagini erbaceo-arbustive. I frontisti delle strade pubbliche, poi, non possono arare i loro fondi sul lembo delle strade ma devono formare lungo le stesse la regolare capezzagna (terreno non coltivato) per rivolgere l’aratro senza danno delle strade, rive e fossi. Nella lavorazione dei terreni a coltura agraria devono essere rispettati gli alberi isolati e a gruppi, nonché le siepi e i filari a corredo della rete idrica esistente o in fregio ai limiti confinari, preservandone, in particolare, l’apparato radicale. Questi elementi, se mandanti, devono essere ricostruite anche a protezione di compluvi soggetti ad erosione.